L’assegno di vedovanza è una misura di sostegno economico destinata a chi, dopo la perdita del coniuge titolare di una pensione, si trova in condizioni di particolare difficoltà economica. Nel 2025, questa prestazione torna al centro dell’attenzione per le sue importanti novità in termini di requisiti, importi e modalità di presentazione della domanda. In questo articolo analizziamo in dettaglio tutto ciò che occorre sapere sull’assegno di vedovanza 2025, fornendo una panoramica aggiornata e pratica per chi si trova ad affrontare questa delicata situazione.
Cos’è l’assegno di vedovanza e a chi spetta
L’assegno di vedovanza è un contributo economico integrativo riservato ai vedovi e alle vedove che percepiscono una pensione di reversibilità o indiretta, a seguito della morte del coniuge assicurato presso l’INPS o altri enti previdenziali. Si tratta di un aiuto aggiuntivo, distinto dalla pensione di reversibilità, pensato per sostenere chi si trova in condizioni di particolare disagio economico e sociale.
La misura nasce per rispondere alle esigenze delle famiglie monoreddito che, dopo la perdita del coniuge, subiscono un drastico calo delle entrate e si trovano spesso a dover fronteggiare spese impreviste o a sostenere figli minori, disabili o altri familiari a carico. L’assegno di vedovanza, quindi, non è automatico: va richiesto e viene riconosciuto solo a chi soddisfa precisi requisiti di reddito e di situazione familiare.
Il beneficio è rivolto principalmente a: vedovi e vedove titolari di pensione di reversibilità o indiretta, con redditi bassi e, in alcuni casi, con particolari condizioni di salute o familiari. È importante sottolineare che l’assegno di vedovanza può essere cumulato con altre prestazioni assistenziali, come l’assegno sociale, ma non con tutte le tipologie di pensioni.
Requisiti per ottenere l’assegno di vedovanza 2025
Per accedere all’assegno di vedovanza nel 2025 occorre rispettare una serie di requisiti, che riguardano sia la situazione personale che reddituale del richiedente. I principali criteri sono i seguenti:
1. Titolarità di pensione di reversibilità o indiretta: il richiedente deve essere già beneficiario di una pensione derivante dalla morte del coniuge, sia essa di reversibilità (se il coniuge era già pensionato) o indiretta (se il coniuge era assicurato ma non ancora in pensione).
2. Limiti di reddito: l’assegno di vedovanza è destinato a chi si trova in una situazione economica disagiata. Per il 2025, la soglia di reddito personale annuo per poter accedere alla prestazione è fissata a circa 7.000 euro, anche se questo limite può variare leggermente in base agli aggiornamenti Istat e alla normativa regionale. Nel calcolo dei redditi si considerano tutte le entrate del richiedente, escluse alcune prestazioni assistenziali.
Importo dell’assegno di vedovanza 2025
L’importo dell’assegno di vedovanza per il 2025 viene stabilito annualmente e può subire variazioni in base all’adeguamento al costo della vita. In linea generale, la somma mensile si aggira intorno ai 52 euro, per un totale annuo di circa 624 euro. Tuttavia, l’importo effettivo può essere influenzato da diversi fattori:
1. Cumulo con altre prestazioni: se il beneficiario percepisce altre forme di sostegno economico, l’importo dell’assegno di vedovanza potrebbe essere ridotto o, in alcuni casi, azzerato. È quindi fondamentale verificare la propria situazione con un patronato o direttamente presso gli uffici INPS.
2. Durata e modalità di erogazione: l’assegno viene erogato mensilmente e, in caso di accoglimento della domanda, può essere riconosciuto anche con effetto retroattivo dalla data di maturazione del diritto. L’erogazione avviene tramite accredito sul conto corrente bancario o postale del beneficiario.
Come presentare domanda per l’assegno di vedovanza 2025
La domanda per l’assegno di vedovanza deve essere presentata ogni anno, anche se il diritto era già stato riconosciuto negli anni precedenti. La procedura è piuttosto semplice, ma richiede attenzione nella compilazione e nella raccolta della documentazione necessaria.
1. Modalità di presentazione: la domanda può essere inoltrata esclusivamente in modalità telematica attraverso il sito dell’INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS. In alternativa, è possibile rivolgersi a un patronato o a un CAF, che provvederà gratuitamente all’invio della richiesta e all’assistenza nella compilazione.
2. Documentazione richiesta: per completare la domanda occorre allegare copia di un documento di identità valido, il codice fiscale, la certificazione dei redditi (CU, 730 o Unico), eventuale documentazione relativa alla pensione di reversibilità e, se richiesto, certificazioni sanitarie o di invalidità. È importante conservare copia di tutta la documentazione inviata e della ricevuta di presentazione della domanda.
